Value vs. Growth – Quale dei due approcci dovresti scegliere?

Value vs. Growth? Questo è uno dei dilemmi che più appassiona gli investitori.

  • Quale dei due approcci è il migliore?
  • Siamo certi che debba esserci per forza un vincitore?
  • Tu sei più un tipo da value o da growth?

Lo scopo di questo articolo è provare a rispondere in modo semplice ma esaustivo a queste domande.

Prima di capire chi vincerà la battaglia Value vs Growth, è il caso di capire per bene di che cosa stiamo parlano quando diciamo “azione/ETF value” o “Azione/ETF growth”.

Caratteristiche dei titoli Value

Molto in breve, l’investitore orientato al value cerca titoli sottovalutati rispetto al loro valore intrinseco. In sostanza, l’obiettivo è quello di comprare a sconto. Benjamin Graham (autore dell’imprescindibile L’investitore intelligente) e il suo discepolo Warren Buffett sono due dei più noti investitori value.

Vediamo più nel dettaglio le tre principali caratteristiche che rendono una azione o un ETF value:

  1. sottovalutazione;
  2. rapporto P/E inferiore rispetto alla media del mercato;
  3. minore volatilità rispetto al mercato.

Sottovalutazione

Le azioni e gli ETF value vengono scambiati a quotazioni inferiori rispetto a quelle di altre società o fondi del loro stesso settore. Tale sottovalutazione, molto spesso è dovuta a notizie negative o ad eventi una tantum.

Quando i prezzi delle azioni scendono ma i fondamentali sottostanti di una società rimangono solidi, le azioni value diventano “convenienti” nel breve termine, il che induce l’investitore a ritenere che possano generare significativi guadagni sul lungo termine.

Rapporto P/E inferiore rispetto alla media di mercato

Oltre ad avere un prezzo inferiori rispetto a quello di altri titoli comparabili (stesso settore), le azioni e gli ETF value hanno anche un rapporto P/E più basso rispetto al mercato e ai titoli growth in particolare.

Di solito le aziende di tipo value crescono a un ritmo lento ma costante. Per lo più si tratta di aziende dal business consolidato che distribuiscono anche dividendi.

Minore volatilità

Le due caratteristiche appena esposte producono la terza, ovvero unna minore volatilità.

Volatilità più bassa significa maggiore stabilità dei prezzi. Ciò ha il vantaggio di evitare le montagne russe all’investitore, ma porta con sé lo svantaggio – se così possiamo definirlo – di possibili periodi di stagnazione.

In altri termini, tali titoli, per dare i propri frutti, potrebbero aver bisogno di un periodo di detenzione più lungo.

Possiamo affermare senza timore di essere smentiti, che le azioni e gli ETF value sono più adatti all’investitore orientato al lungo periodo.

Caratteristiche dei titoli Growth

Prima di risolvere il dilemma Value vs. Growth, passiamo ad esaminare le tre principali caratteristiche dei titoli di questa seconda tipologia:

  1. guadagni e crescita dei ricavi;
  2. rapporto P/E superiore alla media di mercato;
  3. Alta volatilità rispetto alla media di mercato.

Guadagni e crescita dei ricavi

I titoli growth sono in genere società meno mature che negli ultimi anni hanno aumentato i loro ricavi e guadagni a un tasso superiore rispetto alla media del settore nel quale operano e che, si presume, dovrebbero continuare a farlo.

Queste società, orientate come sono ad espandersi, continueranno a puntare all’aumento dei ricavi, anche reinvestendo gli utili al posto di distribuirli come dividendi ai loro azionisti.

Tassi di crescita costantemente elevati per le principali metriche, giustificano le loro valutazioni relativamente più elevate.

Rapporto P/E superiore alla media di mercato

Poiché gli investitori si aspettano che tali azioni o ETF Indice continuino a crescere, i titoli growth si fanno notare per avere un elevato rapporto P/E.

In realtà, queste aziende mostrano anche altre metriche elevate rispetto alla media di mercato. Mi riferisco a metriche quali il P/B (Price to Book Ratio – Mette in relazione il prezzo delle azioni di una società con il suo valore contabile), il P/S (Prezzo/Vendite -mette in relazione il prezzo delle azioni e i ricavi dell’azienda presa in esame) ed il P/E Forward (calcola il valore del P/E per l’anno seguente).

Queste metriche, in particolare l’ultima, indicano un’aspettativa di crescita continua per queste società.

Alta volatilità rispetto alla media di mercato

A causa delle loro valutazioni più elevate, i prezzi dei titoli growth tendono ad essere più volatili rispetto alla media di mercato.

Quando i prezzi delle azioni sono già elevati, possono scendere rapidamente se un’azienda non riesce a tenere il passo con le aspettative di crescita o quando emergono notizie negative.

Value vs. Growth – Quale dei due approcci dovresti scegliere?

Value vs. Growth: quale dei due approcci dovresti scegliere?

Riepilogando, gli investitori growth vanno a caccia di aziende (o gruppi di aziende tramite ETF) che devono ancora raggiungere il loro pieno potenziale di crescita. Mentre gli investitori value cercano di identificare le aziende che ritengono sottovalutate dal mercato.

È molto difficile dire quale approccio sia migliore, anche perché in realtà molto dipende dal tempismo.

value vs. growth - indice Russell 1000

Nel grafico in alto sono messi a confronto gli indici Russell 1000 Growth Total Return e Russell 1000 Total Value Return. Si tratta di due indici che racchiudono le 1000 aziende USA più capitalizzate, divise rispettivamente per tipologia Growth e Value.

Come vedi approccio value e growth si sovraperformano reciprocamente nel tempo.

Quando decidi tra investimento value o growth, devi sempre considerare il market timing e la ciclicità dei mercati, nonché i tuoi obiettivi di investimento personali con particolare riferimento all’orizzonte temporale.

Sì, d’accordo, ma chi vince tra Value e Growth?

Al di là delle preferenze personali, quel dei due approcci è più performante. Insomma, Value vs. Growth: chi mi fa guadagnare di più?

growth vs. value - rendimenti etf a confornto

Anche se storicamente le due strategie si sorpassano e contro sorpassano nel tempo, la tabella in alto mostra che l’approccio Growth ha nettamente sovraperformato quello Value dalla crisi finanziaria del 2008 in avanti.

La ciclicità del mercato è un fattore importante da tenere in considerazione quando si confrontano titoli Value e titoli Growth.

In effetti, la maggior parte degli studi che hanno provato a stabilire quale delle due strategie sia la migliore, alla fine sono giunti alla conclusione che sia tutta una questione di tempistica.

Le azioni e gli ETF Growth generalmente si comportano meglio durante i mercati rialzisti, quando i tassi di interesse sono in calo e quando gli utili societari sono in rialzo.

Tuttavia, durante i rallentamenti economici, i titoli Growth tendono a rimanere indietro rispetto a quelli Value. Allo stesso modo, i titoli Value tendono a sovraperformare quelli Growth durante i mercati orso e nelle fasi di recessione economica, oltre che nelle fasi iniziali della ripresa.

Alla fine non si tratta di capire chi sia meglio nel duello Value vs. Growth, quanto quale dei due approcci si adatti meglio alle tue aspettative.


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