Investire in ETF indice a basso costo è semplice e remunerativo, ecco perché se vai in banca non te lo propongono!
Sì, perché questi strumenti finanziari sono remunerativi per te, ma non per il consulente bancario.
Inoltre, sono talmente semplici da utilizzare che potrebbe farlo senza alcun problema anche un ragazzino di dodici anni.
Sono strumenti efficienti pur non essendo eccitanti, per tanto se stai cercando il modo di far crescere i tuoi risparmi nel tempo, continua a leggere. Se cerchi l’arricchimento veloce, abbandona pure questo articolo senza farti alcuno scrupolo.
L’investimento serio è noioso
Al contrario di quanto si potrebbe pensare, l’investimento serio non è per niente sexy. Investire in ETF indice a basso costo è senza ombra di dubbio un’attività noiosa!
Il defunto economista Paul Samuelson – premio Nobel per l’economia nel 1970 -, ha esplicitato questo concetto con una frase che è diventata leggendaria: «Investire dovrebbe essere come guardare la vernice seccarsi o l’erba crescere. Se vuoi divertirti, prendi 800 dollari e vai a Las Vegas».
Le uniche abilità che devi possedere per investire con successo (quindi ottenendo profitti!) utilizzando gli ETF indice a basso costo sono:
- costanza;
- tempo;
- pazienta.
Investire in ETF indice a basso costo è semplice e remunerativo
Investire in ETF indice a basso costo, significa implementare un piano di accumulo con il quale sfruttare i benefici del Dollar Cost Averaging e lasciare che il mercato faccia il so corso.
Gli ETF indice, infatti, non fanno altro che replicare il mercato di riferimento. Se investi in un ETF Indice legato allo S&P500, per esempio, quello strumento finanziario non farà altro che replicare lo S&P500. Se vuoi battere il mercato, gli ETF Indice non fanno al caso tuo.
I fondi o gli ETF a basso costo sono strumenti passivi (da qui deriva il basso costo), ecco perché sono molto semplici da utilizzare, non richiedono analisi approfondite dei mercati e, di fatto, riducono il rischio.
Meno rischi grazie alla diversificazione e al Buy and Hold
È impossibile prevedere che cosa farà il mercato, chi si vanta di riuscirci o è un mago o qualcuno che vuole prenderti in giro.
C’è da dire, però, che abbiamo sufficienti dati storici per sapere esattamente come si sono comportati i mercati in passato e, di conseguenza, crearci delle aspettative coerenti per il futuro.
Investire in ETF indice a basso costo ti consente un’ampia diversificazione. Tornado all’esempio precedente dell’ETF che replica lo S&P500, di fatto acquistando un solo strumento finanziario è come se stessi acquistato piccole porzioni di tutte e cinquecento le aziende che lo compongono. Il che significa che se anche una (o più) di queste aziende dovesse fallire, ciò non avrebbe alcun impatto significativo sul tuo portafoglio.
La strategia del Buy and Hold, unita alla già citata DCA (Dollar Cost Averaging), ti permette di sopravvivere – se non di trarre beneficio – dagli inevitabili cali che ogni mercato è destinato ciclicamente ad attraversare.
Investire in ETF per il lungo periodo: successo assicurato
Ok, ho esagerato: non esistono rendimenti sicuri. Tuttavia, Investire in ETF indice a basso costo è il modo migliore per avvicinarsi a quella sicurezza.
Questo, sia ben chiaro, se lo si fa puntando al lungo periodo!
Arco Temporale | Risultato peggiore | Risultato migliore |
---|---|---|
Rendimento di 1 anno | -43.34% (1931) | 53,99% (1933) |
Rendimento annuo a 5 anni | -12,47% (1932) | 28,56% (1999) |
Rendimento annuo a 10 anni | -1,39% (2008) | 20,06% (1958) |
Rendimento annuo a 15 anni | 0,64% (1943) | 18,92% (1999) |
Rendimento annuo a 20 anni | 3,11% (1948) | 17,88% (1999) |
La tabella in alto prende in esame lo S&P500 e mostra quali sarebbero stati i rendimenti peggiori e quelli migliori se ci avessi investito per diversi archi temporali a partire dal 1926.
Come vedi, più l’arco temporale diventa ampio e più i rendimenti o le perdite diventano grandi.
Investire nello S&P500 per un solo anno ti avrebbe potuto restituire un +53,99% se lo avessi fatto nel 1933; ma anche un -43,34% se lo avessi fatto nel 1931!
La serie storica ci informa che non sono esistiti periodi di 15 anni o più negativi. Il peggio che ti sarebbe potuto capitare investendo nello S&P500 per 15 anni, sarebbe stato ottenere un rendimento dello 0,64% annuo dal 1929 al 1943 (ti saresti beccato tutto il crollo dovuto alla Grande Depressione ma, incredibilmente, ne saresti uscito indenne!). Potenza del lungo periodo!
Il basso costo degli ETF Indice, un altro enorme vantaggio
Il mitico John Bogle, fondatore di Vanguard e autore dell’imprescindibile Il piccolo libro dell’investimento, disse: «Noi investitori otteniamo esattamente ciò per cui non paghiamo. Quindi se non paghiamo nulla, otteniamo tutto».
Sì, hai letto bene. Negli investimenti non vale la massima secondo cui si ottiene ciò per cui si paga, ossia che la qualità di un prodotto/servizio è direttamente proporzionale al costo.
Negli investimenti, più i costi delle commissioni di acquisto, vendita e tenuta del conto sono basse, e più soldi restano nelle tue tasche.
L’ETF che utilizzo personalmente per “coprire” il mercato nord-americano (ancora lui, lo S&P500) ha un TER dello 0,07%. (TER è l’acronimo di Total Expese Ratio, ed esprime il totale delle commissioni di deposito, di gestione, di performance e di amministrazione che bisogna pagare alla società emittente).
Nel mio caso, la società emittente è quella fondata da Bogle: Vanguard. Se ti interessa, l’ETF a cui mi riferisco è il Vanguard S&P 500 UCITS (ISIN: IE00B3XXRP09). Inoltre, comprandolo con DeGiro non ho ulteriori costi poiché si tratta di uno dei circa 300 ETF che su DeGiro possono essere scambiati a 0 euro di commissioni.
Abbattere i costi di gestione/negoziazione è semplice e redditizio… ecco perché in banca non te lo dicono.
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