L’interesse composto è una delle colonne portanti del movimento FIRE. Si tratta di quell’elemento grazie al quale i capitali investiti crescono sfruttando il passare del tempo.
Che cosa c’entrano gli scacchi con l’interesse composto?
In un certo senso, si otterrebbe affermare che fu proprio l’invenzione del gioco degli scacchi a rendere visibile a tutti l’esistenza di quella che molti anni dopo Albert Einstein avrebbe definito: “l’ottava meraviglia del mondo”.
In principio c’era un Re annoiato
La leggenda narra che nell’antica Persia vi fosse un Re talmente ricco, ma talmente ricco, da soffrire di una noia infinita.
Stufo di vivere in quella condizione di perenne insofferenza, il Re fece annunciare un bando secondo il quale avrebbe donato qualunque cosa a chi fosse riuscito a farlo svagare.
Ben presto si presentarono a corte i personaggi più disparati – cantastorie, maghi, fachiri, saltimbanchi -, ma nessuno di loro riuscì nell’intento di far divertire il Re nonostante le magie, le storie, i balletti etc.
Proprio quando il Re iniziava a perdere la speranza di trovare qualcuno o qualcosa che riuscisse a tirarlo fuori dal suo stato di noia perenne, si fece avanti un mercante povero e magrissimo.
Maestà, le presento il giuoco degli scacchi
Il mercante estrasse dalla sua sacca una tavola suddivisa in 64 caselle di colore alternato – bianche e nere – e 32 pedine di legno intagliato. Ecco il gioco degli scacchi.
Inizialmente il Re apparve perplesso ma poi, mano a mano che il mercante gli spiegava le regole di quel gioco, si appassionò. Si appassionò a tal punto da trascorrer un’intera nottata a giocarci insieme al mercante.
L’indomani, oramai entusiasta degli scacchi, il Re chiese al mercante che cosa desiderasse come ricompensa per averlo distolto dalla noia: oro, gioielli, possedimenti?
Il mercante rispose che voleva essere ricompensato in grano. Per l’esattezza, disse, desidero ricevere un chicco per la prima casella, due per la seconda, quattro per la terza e così via fino alla sessantaquattresima casella.
Stupito, il Re si fece una grossa risata e subito dopo dispose che la richiesta del mercante venisse presto esaudita.
L’invenzione degli scacchi … e dell’interesse composto

Chi di dovere si mise subito all’opera per calcolare quanti chicchi di grano sarebbero dovuti essere consegnati al mercante inventore degli scacchi.
Lo sconcerto si disegnò ben presto sui volti degli scribi. Maestà, furono costretti a rivelare, non abbiamo abbastanza grano per soddisfare la richiesta del mercante.
Cosa? urlò stupito il Re.
In verità, maestà, neanche potendo coltivare l’intera superficie terrestre riusciremmo a reperire una tale quantità di grano.
Gli scribi, facendo quei calcoli, avevano scoperto l’interesse composto. Ne avevano appurato l’incredibile potenza. Avevano dovuto scrivere numeri che non sapevano pronunciare da tanto che erano grandi.
Il Re, per tirarsi fuori dall’imbarazzo di non poter soddisfare la richiesta del mercante, dispose che a questi venisse tagliata la testa.
Il povero mercante morì, ma il mondo aveva finalmente scoperto l’interesse composto!
Numeri illeggibili partendo da 1, ecco a voi l’interesse composto
Possibile che l’effetto “interesse composto” collegato a una scacchiera dia risultati cosi stupefacenti? Davvero non sarebbe stato possibile pagare il loro inventore così come aveva chiesto?
Facciamo due conti.
Il numero di chicchi di grano che il mercante avrebbe dovuto ricevere è pari a due alla sessantaquattresima meno uno (2⁶⁴ – 1).
Il risultato di tale calcolo è il seguente: 18.446.744.073.709.551.615!!!
Chi lo legge?
Credo siano 18,446 trilioni, ovvero poco meno di 18,5 miliardi di miliardi!
Sì, d’accordo, è un numero gigantesco ma i chicchi di grano sono piccoli e in un sacco chissà quanti ce ne stanno…
Ipotizzando che per avere un grammo di grano occorrano 10 chicchi, e sapendo che una tonnellata è pari a 1.000 chili, ovvero 1.000.000 di grammi, possiamo stabilire che una tonnellata di grano sia costituita da 10milioni di chicchi.
A questo punto possiamo stabilire quante tonnellate di grano sarebbero occorse al Re di Persia per pagare il mercante.
Basta fare 18,5 miliardi di miliardi diviso 10milioni.
Il numero che viene fuori è: 1.850.000.000.000, ovvero 1.850 miliardi di tonnellate!
Per raggiungere una tale quantità di grano bisognerebbe sommare – grammo più, grammo meno – la produzione mondiale di 3.000 anni!!!
Leggenda o realtà?
Che questa vicenda sia realmente accaduta o che sia una “semplice” leggenda, a noi non interessa poiché la realtà incontestabile è che l’interesse composto è in grado di generare numeri enormi pur partendo da cifre molto piccole.
Per gli amanti della letteratura, aggiungo che l’episodio fu citato anche da Dante nel XXVIII° canto del Paradiso.
E poi che le parole sue restaro,
non altrimenti ferro disfavilla
che bolle, come i cerchi sfavillaro.
L’incendio suo seguiva ogne scintilla;
ed eran tante, che ‘l numero loro
più che ‘l doppiar de li scacchi s’inmilla.
Come detto all’inizio, l’interesse composto rappresenta una delle colonne portanti del movimento FIRE – e di chiunque desideri vedere il proprio patrimonio crescere nel tempo.
Il mantra:
- Risparmiare
- Investire
- Ripetere
avrebbe davvero pochi motivi di esistere senza l’intervento decisivo dell’interesse composto.
Interesse composto più dollar cost averaging: scacco matto al mercato!
L’interesse composto applicato agli investimenti è in grado di generare ritorni molto importanti anche partendo da cifre investite relativamente basse.
Se all’interesse composto si aggiunge al strategia del dollar cost averaging, chiunque può ottenere splendidi profitti in modo semplice e privo di stress.
Quando dico “chiunque”, intendo chiunque.

Nel grafico in alto puoi vedere cosa avresti ottenuto partendo da zero e investendo 1.000 dollari al mese nello S&P500 a partire dal 2000.
Come vedi, grazie al tuo piano di accumulo costante, all’interesse composto, e al fatto di non aver messo i tuoi soldi in cavolate ma in uno strumento i cui dati storici sono incontestabili, dopo circa venti anni avresti più di settecentomila dollari. Non male, direi, per uno che era partito da zero!
Dare scacco matto al mercato si può, se sai come fare…
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