Proprio così, recupero record dei mercati finanziari dal minimo fatto toccare il 23 marzo del 2020 a seguito del crollo dovuto alla diffusone del Covid-19 in tutto il mondo.
Le borse di tutti il mondo fecero registrare dei ribassi vertiginosi e il panico si diffuse tra gli investitori.
In situazioni simili, nessuno può sapere che cosa gli riserverà il futuro. I contagi crescevano ovunque giorno dopo giorno e il panico si era impossessato degli investitori.
Crollo dei mercati finanziari, che fare?
Il 22 marzo, ossia un giorno prima del minimo assoluto, pubblicai un articolo dal titolo: Crollo dei mercati finanziari, che fare?
Il tempismo di quella pubblicazione è dovuto esclusivamente alla fortuna, ma i principi enunciati nell’articolo no.
Come tutti, neanche io avevo la più pallida idea di quanto i mercati sarebbero scesi da lì in poi, e non potevo sapere quando avrebbero fatto toccare il minimo.
Però conoscevo la storia, e sapevo che da quel crollo avrei potuto trarre dei benefici per il futuro.
Vendi! Salva il salvabile!
Il recupero record dei mercati finanziari verificatosi negli ultimi dodici mesi rappresenta l’ennesima prova di come sia sbagliato lasciarsi guidare dalle emozioni quando si tratta di investire.
Se i mercati vengono giù in modo repentino, la parte emozionale di noi ha paura e ci suggerisce di stare molto attenti. Arriva a dirci di vendere prima che sia troppo tardi. Una vocina dentro di noi ci intima:
“Vendi, salva il salvabile. Meglio consolidare una perdita oggi che rischiare di doverne consolidare una più grande domani, tra un settimana o un tra mese!”
Molti investitori hanno dato retta a questa vocina. Non io, non coloro che sanno cosa stanno facendo, non coloro che conoscono come si muovono i mercati.
Con le dovute accortezze e la giusta pianificazione, i crolli dei mercati finanziari vanno sfruttati per comprare basso.
Comprare basso e vendere alto
Comprare basso e vendere alto credo sia una delle frasi più inflazionate nell’ambito della finanza personale e degli investimenti.
Ognuno di noi, razionalmente non può che essere d’accordo con tale enunciato. Purtroppo però, quando il gioco si fa duro, ovvero quando i mercati vengono giù con estrema forza e rapidità, solo in pochi riescono ad mettere in pratica quel saggio insegnamento.
Cronometrare i mercati è impossibile, nessuno (se non per pura fortuna) riesce a comprare esattamente il minimo, però i crolli come quello del marzo 2020 devono essere sfruttati.
Perché? Be’, perché potrebbero essere una occasione unica e irripetibile!
Recupero record dei mercati finanziari
Se osserviamo l’andamento dello Standard and Poor’s dal 23 marzo 2020 allo stesso giorno del 2021, ciò che vediamo è un recupero record dei mercati finanziari.
L’indice americano ha fatto registrare un +76% (senza contare i dividendi) in dodici mesi esatti. Stiamo parlando di un incremento quasi senza precedenti.
Numeri simili si ebbero un paio di volte nel periodo successivo alla grande depressione del ’29.

In alto il grafico del rendimento dello S&P500 nell’ultimo anno. Come vedi, in sostanza l’indice non ha fatto altro che salire.
Pianificare e sfruttare le occasioni, ovvero il segreto del successo
Quando si presentano occasioni come quelle del marzo 2020, nonostante nessuno sia in grado di prevedere esattamente quando ci sarà il minimo di mercato, è determinante sfruttarle.
Come? Pianificando già da prima che il possibile crollo si concretizzi e comprando a prezzi bassi quando il panico invade le strade.
Giornali e TG terrorizzano con titoloni e servizi apocalittici? L’investitore preparato sa che non deve dargli retta. Perché? Semplice, perché i “padroni” di tali organi di “informazione” sono pronti a spolpare le carcasse di coloro che si faranno prendere dal panico e liquideranno in perdita i propri portafogli.
Nel mio piccolo, avevo da parte una somma di denaro da utilizzare in caso di cali significativi del mercato. Tale somma mi sarebbe servita per effettuare degli acquisti extra rispetto al mio solito, noioso piano di accumulo mensile.

Come vedi, dopo l’acquisto canonico del 5 marzo (sì, è quello il giorno del mese ne quale faccio il mio PAC), ho ricomprato il 10, il 12 e il 16.
Fossi stato un guru degli investimenti, mi sarei limitato a comprare solo il 23, ossia il giorno del minimo assoluto. Purtroppo, però, non sono un guru e non sono riuscito a comprare il bottom di mercato.
Nonostante questo, posso ritenermi soddisfatto dei rendimenti fatti registrare dal mio Portafoglio Core – quello orientato al lungo periodo e costituito da pochi ETF Indice.

Cosa ci ha insegnato questo anno folle
Il 2020 sarà un anno che resterà indelebilmente impresso nella nostra memoria per più di una ragione.
Noi investitori lo ricorderemo anche per il vertiginoso crollo del mese di marzo e per il repentino e inusuale recupero record dei mercati finanziari.
Quali insegnamenti possiamo trarre da questo pazzo ultimo anno?
A mio parere, il più grande insegnamento che ci lasciano in dote gli ultimi dodici mesi sono in realtà una conferma. La conferma che affidandoci alla storia, a ciò che si è già verificato in passato, possiamo essere in grado di pianificare il da farsi e sfruttare le buone occasioni quando si presentano.
Formazione e competenza sono due elementi indispensabili per ottenere buoni risultati nel campo degli investimenti.
Tanti investitori, purtroppo, hanno venduto in perdita durante il crollo (magari proprio negli stessi giorni nei quali io compravo); questo perché hanno investito i loro soldi senza sapere bene che cosa stessero facendo.
Gli ultimi dodici mesi ci hanno insegnato/ribadito che l’educazione finanziaria rappresenta lo spartiacque tra il guadagnare e il perdere soldi.
Stesso mercato, stesse condizioni geopolitiche e macroeconomiche: risultati opposti. Chi è educato finanziariamente guadagna, gli altri perdono, si disperano e si auto-assolvono dicendosi che è tutto un complotto.
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