Tutti i principali mercati sono sui massimi storici, la domanda più frequente fra gli investitori è: che cosa posso/devo fare?
È arrivato il momento di vendere?
Meglio aspettare ancora?
Il crollo delle borse è vicino?
Proviamo a rispondere a queste domande senza farci prendere dall’emotività ma ragionando sui numeri.
Mercati sopravvalutati, crollo in arrivo?
I principali mercati mondiali sono sopravvalutati secondo le principali metriche di riferimento.

Sopra puoi vedere il grafico dello Shiller CAPE P/E Ratio relativo allo S&P500.
Nella tabella sottostante, invece, puoi vedere l’andamento del Rapporto Prezzo/Utili del mercato globale negli ultimi due anni e mezzo.

Non c’è alcun dubbio sul fatto che i mercati siamo molto alti. Dunque, il prossimo crollo è alle porte?
Prevedo, prevedo…
Sebbene anche un bambino, osservando i grafici dei principali indici borsistici mondiali si renderebbe conto che sono quasi tutti nei pressi dei rispettivi massimi storici, nessuno può sapere se e quando si verificherà effettivamente un crollo.
Purtroppo nessuno è in grado di cronometrare i mercati, per tanto nessuno può sapere con buona approssimazione quale sia il momento migliore per vendere prima di un pesante storno dei prezzi.
Certo, alcuni esperti, basandosi sui numeri come quelli della tabella mostrata nel paragrafo precedente, continuano ad ammonire gli investitori sull’imminente crollo. Il problema è che lo fanno oramai da anni.
Se gli investitori gli avessero dato retta avrebbero venduto da tempo e si sarebbero persi tutti i rialzi degli ultimi anni.
Ciò mi induce ad affermare con fermezza che non dobbiamo affidarci alle previsioni.
La domanda principale, però, resta ancora senza risposta: ha senso continuare ad investire (o non vendere) dato che i mercati sono sui massimi storici?
I mercati sono sui massimi storici: che fare?
I mercati sono sui massimi storici o nei pressi dei loro massimi storici ormai da anni.
Ci trovavamo esattamente in queste condizioni anche all’inizio del 2020, prima che la pandemia provocasse un crollo molto significativo che aveva a fatto dire agli esperti di cui sopra: “Ecco, il crollo è arrivato. Ve l’avevo detto io!”
La realtà dei fatti ci ha mostrato che quel crollo è stato recuperato ad una velocità supersonica.
Per capire come possiamo comportarci in un periodo di mercati sopravvalutati l’unica è andare a vedere che cosa è successo in passato in situazioni comparabili.
La storia dei mercati azionari
La storia dei mercati azionari ci dice che sul lungo periodo le borse salgono sempre. Per salire, devono necessariamente aggiornare i propri massimi storici. Questo è evidente.
Proviamo ad esaminare più da vicino questo fenomeno.
I freddi numeri ci informano che dal 1950 ad oggi, lo Standard and Poor’s 500 ha trascorso poco meno della metà del tempo entro il 5% del proprio massimo.
Si tratta di una caratteristica del solo S&P 500 o possiamo riscontrare qualcosa di simile anche negli altri mercati?
La risposta è sì. Entrambi gli incidi MSCI EAFE e MSCI Emerging Markets restituiscono risultati simili a livello storico, con la differenza che, ad oggi, tali indici sono meno cari dello S&P 500 e di conseguenza più appetibili – come ho scritto in un recente articolo relativo ai mercati emergenti.
Mercati sui massimi storici e rendimenti azionari
Le borse sul lungo periodo tendono sempre a restituire un rendimento positivo, ma ciò accade anche quando i prezzi si trovano nei pressi del massimo storico?
Ancora una volta, i dati ci dicono che anche quando i mercati sono sui massimi storici, i rendimenti che possiamo aspettarci dai nostri investimenti in azioni (anche tramite ETF Indice, ovviamente) non solo offrono un rendimento positivo ma, addirittura, in linea con i periodi nei quali le quotazioni sono più basse.
Di seguito i rendimenti medi dei 3 indici che abbiamo preso ad esempio nell’anno successivo a quello nel quale hanno fatto registrare un nuovo All-Time High (ATH):
- S&P 500: Su base annua il rendimento medio dopo un ATH è del 8,2%, mentre sale al 9,3% quando il prezzo si discosta di oltre il 5% dall’ATH;
- EAFE: questo indice fa registrare mediamente un + 10,2% dopo un ATH e + 6,4% medio negli altri anni;
- EM: il rendimento medio dopo un ATH è del 16,8%, mentre è “solo” del 8,4% quando le quotazioni distano più del 5% dall’ATH.
Per quanto riguarda lo Standard and Poor’s è interessante aggiungere che se facciamo lo stesso calcolo ma su un periodo di tre anni e non di un solo anno, diventa vantaggioso investire quando la quotazione si trova entro il 5% del massimo storico.
In tal caso, infatti, il rendimento è del 8,2% vicino all’ATH e del 7,4% oltre il 5% dall’ATH.
Se guardiamo all’oro e al Bitcoin, investire quando i prezzi si trovano nei pressi dei rispettivi All-Time High è ancora più conveniente!
Se i numeri non mentono, a quanto pare non dovremmo avere paura di continuare ad investire anche quando i mercati si trovano sui massimi storici.
Mercati sui massimi storici? Continua ad investire!
Sì, proprio così, puoi tranquillamente continuare ad investire anche quando i mercati sono sui massimi storici.
I numeri che abbiamo visto prima sono più che eloquenti al riguardo. La paura di mettere soldi nei mercati quando questi si trovano nei pressi dei rispettivi ATH è del tutto ingiustificata.
In particolare, se investi adottando la strategia del dollar cost average, non devi farti spaventare né tanto meno frenare da chi un giorno sì e l’altro pure vaticina di giganteschi crolli di borsa in arrivo.
Attenzione, i crolli ci sono sempre stati e ci saranno anche in futuro, il punto è che se investi in modo saggio, ossia implementando una buona diversificazione degli asset, e ragioni sul medio-lungo periodo, puoi serenamente continuare ad investire.
- Piano di accumulo;
- Asset allocation;
- Tempo.
Ecco i tre elementi dai quali la tua strategia di investimento non può prescindere se vuoi toglierti delle belle soddisfazioni.
Tutto il resto, compresi i mercati sui massimi storici, sono questioni che ti devono interessare il giusto e, soprattutto, non devono distoglierti dal compiere le azioni necessarie al perseguimento dei tuoi obiettivi finanziari.
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