In un mondo in continua evoluzione nessun principio è valido per sempre. In questo articolo desidero parlarti delle quattro vecchie regole finanziarie che devi cambiare.
La finanza personale – come ogni altra cosa, del resto – è fatta sostanzialmente di concetti da comprendere ed applicare; ne ho parlato molto spesso.
Tuttavia, alcuni di quei concetti non sono più “veri” e corretti come lo erano un tempo. Ciò vuol dire che se vuoi ottenere dei buoni risultati in campo finanziario devi adeguarti.
Se la finanza è personale un motivo ci sarà
La finanza personale è personale perché è personale.
Prima di passare in rassegna le quattro vecchie regole finanziarie che devi cambiare è bene ricordare che la finanza personale è fatta sì di principi generali ma anche di casi particolari.
Che cosa intendo dire?
Mi riferisco al fatto che le regole generale vanno imparate ed applicate alla propria condizione personale. Come non esistono due persone uguali, così non ci sono due situazioni finanziarie perfettamente identiche.
In altri termini, alcune cose potrebbero andare bene per me ma non per te, e viceversa.
I tuoi obiettivi possono differire dai miei, la tua capacità di guadagno può essere più o meno forte della mia, il tuo tasso di risparmio più alto o più basso del mio, la tua tolleranza al rischio più o meno elevata e così via.
Queste differenze rendono necessari degli aggiustamenti anche se i principi di fondo restano validi per tutti.
Quattro vecchie regole finanziarie che devi cambiare
Fatta precisazione riguardo agli aggiustamenti da compiere in modo da far aderire perfettamente le sane regole di una buona educazione finanziaria alla tua situazione particolare, passiamo a vedere quali sono le quattro vecchie regole finanziarie che devi cambiare.
- Le banche sono sicure;
- Investire è rischioso;
- Pagare l’affitto equivale a buttare via i soldi;
- In pensione ci si va a 65 anni (o anche dopo…).
Questi quattro concetti sono ancora oggi accettati dalla stragrande maggioranza delle persone e non sono certo nati per caso. Diciamo che hanno avuto il loro motivo di esistere per tanto tempo. Oggi, però, se davvero desideri migliorare le tue condizioni finanziare, devi assolutamente abrogare queste quattro regole finanziare.
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Le banche sono sicure
La prima delle quattro vecchie regole finanziarie che devi cambiare riguarda la detenzione dei soldi.
I soldi sono l’evoluzione del baratto. Per millenni i contanti altro non erano se non delle monete d’oro con il loro valore intrinseco, più recentemente hanno perso quel valore intrinseco ma hanno mantenuto intatto il loro valore.
Banconote e monete sono preziose perché ci consentono di comprare beni e servizi dei quali abbiamo bisogno per vivere. I soldi sono qualcosa verso la quale proviamo un innato senso di protezione.
Ancora oggi tantissime persone ritengono che le banche siamo i luoghi più adatti nei quali riporre i loro risparmi per tenerli al sicuro.
Sotto un certo aspetto, ciò è vero: meglio in banca che sotto il materasso – che potrebbe prendere fuoco -, però tale sicurezza, oggi più che mai, risulta essere effimera.
L’inflazione, infatti, erode i tuoi soldi giorno dopo giorno, anno dopo anno. Se in passato i tassi di interesse erogati dalle banche erano discretamente elevati, oggi non lo sono più. Di fatto, il 99% dei conti correnti oggi offrono lo 0% di interesse, ovvero meno dell’inflazione.
In altri termini, ciò vuol dire che tenere i soldi in banca equivale a perdere potere di acquisto nel tempo. Più tempo tieni i tuoi risparmi fermi in banca e più soldi perderai. Anche questa è una sicurezza!
Investire è rischioso
La seconda delle quattro vecchie regole finanziarie che devi cambiare riguarda la pericolosità dell’investire.
Sia ben chiaro, non sto dicendo che investire non comporti rischi, anzi. Investire in borsa significa assumersi dei rischi, ogni anno ci sono delle aziende che dichiarano fallimento o vengono fortemente ridimensionate. L’88% delle aziende presenti nell’elenco Fortune 500 nel 1955 non c’erano più nel 2014 perché erano fallite, si erano fuse con altre società o non erano più abbastanza grandi da meritare di stare in quella prestigiosa lista.
Quindi sì, non ci sono dubbi che investire in borsa può comportare delle perdite, anche molto pesanti.
Attenzione, però, ciò è vero se decidi di puntare su pochi singoli titoli e non se ti affidi al mercato nel suo insieme.
I rendimenti del mercato azionario, infatti, pur vivendo di fisiologiche fasi negative, sul lungo periodo crescono sempre … e lo fanno molto di più rispetto all’inflazione.
Investire in ETF Indice a basso costo con un orizzonte temporale a partire da dieci anni in su ti mette al riapro dai rischi dell’investimento e consente ai tuoi risparmi di crescere anno dopo anno.
Pagare l’affitto equivale a buttare via i soldi
La terza delle quattro vecchie regole finanziarie che devi cambiare è molto probabilmente anche al più controversa.
Un po’ dappertutto nel mondo occidentale e in Italia in particolare si ritiene la casa il bene più prezioso che ci sia e il mattone sempre un buon investimento.
Personalmente credo molto nelle potenzialità dell’investimento immobiliare, ma non considero la prima casa un investimento; e non dovresti farlo neanche tu.
Sebbene in alcuni casi particolari comprare casa a scopo abitativo può essere più vantaggioso che affittarla, in generale non lo è. Ne ho già scritto in passato – è tutta una questione di costi/opportunità.
Devi valutare con attenzione la tua situazione personale per capire se ti trovi in uno dei pochi casi nei quali l’affitto potrebbe svantaggiarti ma togliti dalla testa che pagare l’affitto equivalga a buttare via i soldi.
In pensione ci si va a 65 anni (o anche dopo…)
L’idea che si debba lavorare per 40/45 anni per poi “godersi” la pensione è l’ultima delle quattro vecchie regole finanziarie che devi cambiare.
La prima nazione al mondo ad adottare un sistema di previdenza sociale per la vecchiaia fu la Germania nel 1889. L’allora cancelliere tedesco Otto von Bismarck fissò l’età pensionabile a 70 anni – nel 1916 fu poi abbassata a 65 -, gli sembrò un età consona visto che lui all’epoca ne aveva 74.
Bene, adesso guarda la mappa in basso:

Sì, hai visto bene, nel 1889 la speranza di vita in Germania era di quarantanni e il popolo più longevo era quello svedese che ne campava in media poco più di 52.
Fissare la pensione a 70 anni significava permettere soltanto a una ristretta minoranza di “matusalemme” di percepirla per qualche mese o al massimo per qualche anno.
Oggi la vita si è allungata ovunque – in Italia siamo arrivati a 83,5 anni – ma resta pur sempre vero che lavorare tutta la vita per poi andare in pensione e godersi la vecchiaia non è la migliore prospettiva possibile, anche perché gli inevitabili acciacchi dell’età non sempre si sposano con il concetto di godimento.
Cancella le vecchie regole finanziare e abbraccia il movimento FIRE
Oggi, cancellare le vecchie regole finanziare significa avvicinarsi al movimento FIRE, ai suoi concetti, ai suoi numeri ed alle sue prospettive.
Risparmiando e investendo i tuoi soldi in modo efficace potrai migliorare sensibilmente le tue condizioni finanziarie e, perché no, arrivare persino a raggiungere l’indipendenza economica, così da poter andare in pensione quando vuoi tu e non quando te lo impongono i governi.
In sostanza, continuare a seguire le quattro vecchie regole finanziarie vuol dire fare gli interesse di qualcun altro; cancellarle e abbracciare il movimento FIRE significa iniziare a pensare al futuro con nuove prospettive sia per te che per la tua famiglia.
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