Avere molteplici fonti di reddito sta diventando sempre più importante ogni giorno che passa, eppure, ahimè, in Italia questo concetto fa moltissima fatica ad essere recepito.
La stragrande maggioranza degli italiani, infatti, ha una sola fonte di reddito – per lo più rappresentata dallo stipendio da lavoro dipendente.
Questo è un grosso problema.
E con la crisi come la mettiamo?
Ogni volta che affronto questo argomento, non appena accenno alla necessità di avere molteplici fonti di reddito, le persone che ho di fronte mi rispondono rivolgendomi uno sguardo tra lo stupito e l’irritato.
Poi, immancabilmente, incominciano a tirare fuori le solite scuse, tra le quali non manca mai il riferimento “alla crisi”…
Ciò che i miei interlocutori non capiscono, è che proprio a causa della crisi si rende necessario avere più entrate.
Questo non significa che io voglia sminuire gli effetti che anni ed anni di contrazione economica hanno causato alla vita delle persone.
Conosco la piaga del precariato, l’elevata disoccupazione (soprattutto giovanile) e le mille difficoltà con le quali tante famiglie sono costrette a convivere mese dopo mese.
Quello che sostengo – e ti assicuro che non sono il solo, di fatto lo fanno tutti coloro che sono in possesso di una buona formazione finanziaria – è che le difficoltà dovute “alla crisi” si superano meglio avendo molteplici fonti di reddito.
Non sto dicendo che sia facile. Però, credimi, è possibile; anche in Italia, anche con “la crisi”.
Lo stipendio non basta più
Non conosco la percentuale esatta, ma converrai con me che la maggior parte degli italiani ha un’unica entrata: lo stipendio.
Tenendo conto della disoccupazione e del precariato, molti di questi nostri connazionali si sentiranno anche fortunati, benché, come scrive Il Sole 24ore, gli stipendi italiani siano più bassi rispetto a 10 anni fa.

L’obiettivo di chi non ha entrate, deve essere quello di procurarsene una ma, attenzione, se ti trovi nella condizione di averne già una, il tuo focus deve essere orientato sul cercarne una seconda, e poi una terza … e così via.
Non commettere l’errore di accontentarti dello stipendio. Soprattutto, non illuderti di essere al sicuro.
Lo stipendio non è sicuro, ficcatelo bene in testa.
I contratti di lavoro non sono più quelli di una volta. Giusto o sbagliato che sia, la situazione è questa e, credimi, indietro non si torna!
Ogni giorno si legge sui giornali di aziende che chiudono, o che delocalizzano, o che ristrutturano. Ogni volta che ciò accade, qualcuno viene licenziato.
Una sola fonte di reddito non ti da alcuna sicurezza!
Avere molteplici fonti di reddito significa sicurezza
Ipotizza di lavorare per un’azienda che dall’oggi al domani decide di chiudere la sua sede italiana per spostarsi in Bulgaria. Che cosa fai?
Prendi armi e bagagli e ti trasferisci in un altro Paese, senza conoscere una parola di bulgaro, avendo ancora quindici anni di mutuo da pagare in Italia? E magari anche con tua moglie/marito che non ti segue perché altrimenti dovrebbe lasciare a sua volta il proprio lavoro? E se avete figli?
Potrei andare avanti a lungo, ma ormai hai capito il punto. Se l’azienda per la quale lavori decide di delocalizzare, sei fregato!
Certo, per qualche tempo potrai contare sulle misure assistenzialiste messe a disposizione dal welfare pubblico, ma per quanto?
Pensavi di essere al sicuro, di essere fortunato ad avere un “posto fisso” con stipendio annesso. Già, lo pensavi… Però adesso sei nella cacca, perdonami la franchezza, ma quando ci vuole ci vuole.
Avessi avuto più di un’entrata, la tua situazione non sarebbe stata così disperata.
Capisci perché avere molteplici fonti di reddito è l’unico modo per mettere te stesso e la tua famiglia al sicuro?
Le tre principali tipologie di reddito
Adesso che hai capito perché è importante avere molteplici fonti di reddito, vediamo brevemente quali sono le 3 principali tipologie di reddito.
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Reddito da lavoro (dipendente, autonomo)
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Reddito da investimento
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Reddito passivo
Sul reddito da lavoro dipendente o da autonomo non c’è molto da aggiungere, con molta probabilità la tua unica entrata arriva proprio da questa fattispecie di reddito.
Il reddito da investimento è quello generato dalla crescita del valore dei sottostanti, fisici o finanziari, nei quali si investe.
Il redditto passivo, invece, è generato da tutte quelle attività che dopo una fase iniziale più o meno lunga di progettazione, creazione e sviluppo, riescono a fornirti delle entrate automatiche o semiautomatiche senza il tuo impegno diretto (o con un impegno minimo).
Avere molteplici fonti di reddito per ottenere la serenità finanziaria

Avere molteplici fonti di reddito significa fortificare la propria situazione finanziaria.
Lo abbiamo visto prima. Se hai solo lo stipendio e l’azienda per la quale lavori chiude, sei fregato.
Al contrario, se oltre allo stipendio hai altre entrate, possibilmente di diverso tipo, sei in grado di cavartela.
Perché “possibilmente di diverso tipo”?
Be’, prima di tutto perché non puoi svolgere mille lavori, avendo a disposizione soltanto ventiquattro ore al giorno.
E poi perché, anche in questo ambito, diversificare porta con sé solo benefici e nessuna controindicazione.
Investire per costruirsi una seconda entrata
Se sei un lavoratore dipendente e sei arrivato a leggere fin qui, significa che hai capito di doverti evolvere e che per farlo devi aggiungere qualche altra fonte di reddito al tuo stipendio.
Una possibilità è quella di incominciare a investire. Investire è un’attività che richiede relativamente poco tempo ma che può dare tante soddisfazioni.
Di fatto, questa attività si sviluppa in tre fasi:
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Risparmiare
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Investire
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Ripetere
Il primo passo per migliorare la tua situazione economica passa dal risparmio. Ogni mese, non appena ricevi il tuo stipendio devi prenderne una parte (almeno il 10%) e nasconderla.
Proprio così, devi fare finta di non aver mai ricevuto quel denaro!
Nasconderlo ti aiuterà psicologicamente a diventare un bravo risparmiatore, però è ovvio che non devi nasconderlo per davvero.
Una volta risparmiati, infatti, questi soldi vanno investiti per mezzo di strumenti seri e sostenibili, in grado di farli crescere nel tempo.
Una volta che avrai trovato l’investimento che fa per te (e per i tuoi risparmi) dovrai insistere, ripetere all’infinito i primi due passaggi.
Con il passare del tempo, vedrai crescere sempre più il tuo portafoglio di investimento. Questo ti darà fiducia e sicurezza.
Se la tua azienda se ne va in Bulgaria dall’oggi al domani, tu e la tua famiglia non vi ritroverete in mezzo a una strada.
Investire è difficile, non fa per me
Non mi deludere. Non dirmi che stai pensano che investire è difficile e non fa per te?
La verità è che investire viene fatto sembrare difficile da tutte quelle istituzioni o quei singoli che hanno interesse a farti rimanere nella tua condizione “monoreddito”. In tal modo possono ricattarti come e quando vogliono. Se possono ricattarti, possono anche controllarti. Di fatto, sei alla loro mercé.
Se vuoi diventare l’unico e vero padrone della tua vita, devi obbligatoriamente avere molteplici fonti di reddito e, come ti ho appena detto, il modo più semplice per farlo consiste nell’investire i tuoi risparmi.
La buona notizia è che investire non è affatto difficile.
Investire fa (anche) per te, fidati!
Lo affermo con tanta fermezza perché negli ultimi anni ho visto molte persone che la pensavano come te e che poi sono diventate bravi investitori.
Sono d’accordo con te sul fatto che se non hai alcuna formazione, l’investimento possa spaventare. È normale avere paura di qualcosa che non conosci.
Tuttavia, il fatto che non conosci “l’arte di investire” non significa che non puoi impararla.
Come ti ho detto, ho visto molte persone riuscirci.
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Parole santissime! Uno dei grossi problemi è che spesso si vuole tutto e subito. Invece bisogna aver pazienza e fare passo a passo.
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Hai perfettamente ragione. In tanti si fanno male proprio perché non si rendono conto di quanto sia importante la leva del tempo per investire in modo serio e sostenibile.
La pazienza è senza ombra di dubbio la qualità più importante che un investitore degno di tale nome deve possedere.
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