Da sempre le banche sono viste come il non plus ultra della sicurezza.
Tutti abbiamo imparato sin da bambini a raffigurarci gli istituti di credito come un forziere inespugnabile.
Questa convinzione è così radicata in noi che neanche le cronache degli ultimi tempi sono riuscite a scalfirla.
“Le Banche (e le Poste) sono sicure!”
Ci credi per davvero?
Italiani: popolo di poeti, navigatori e risparmiatori
Facciamo un passo indietro.
Noi italiani sismo sempre stati considerati – a ragione – un popolo di risparmiatori.
Il risparmio ce l’abbiamo nel DNA. È una tradizione che si tramanda di padre in figlio.
Da questo punto di vista siamo avanti rispetto a molti altri Paesi, poiché risparmiare è il primo comandamento di una buona educazione finanziaria.
Con ogni probabilità è proprio per via di questa nostra propensione che abbiamo così cara la visione delle banche e delle Poste come istituti sicuri nei quali riporre i nostri sudati risparmi.
Risparmiatori nonostante tutto
Stando ai dati forniti da Il Sole 24ore, il tasso di risparmio degli italiani è passato dal 15% abbondante del 1995 al 2,5% circa del 2017.
Che cosa è successo, non siamo più bravi a risparmiare?
Abbiamo forse cambiato mentalità?
Assolutamente no!
Il fatto è che la crisi economica, con la conseguente crisi dell’occupazione – senza contare il precariato – ha fatto si che gli italiani guadagnassero di meno.
Le minori entrate, stante la quasi impossibilità di ridurre le uscite, ha per forza di cose prodotto un minor tasso di risparmio.
I freddi numeri ci dicono che risparmiamo di meno rispetto a qualche anno fa, ma la nostra indole di risparmiatori non è cambiata.
Insomma, nonostante tutto rimaniamo un popolo di risparmiatori.
Risparmiare ci viene naturale. Questo è un bene. O no?
Risparmio e sicurezza
Il fatto che risparmiare ci venga naturale è una cosa molto positiva.
Come detto, mettere da parte una percentuale delle proprie entrate, ovverosia pagare prima se stessi, è la prima cosa da fare per garantirsi un futuro finanziariamente sereno.
Purtroppo, però, non facciamo il minimo sforzo per cercare soluzioni che non siano quelle classiche che ci hanno tramandato i nostri nonni.
“Tieni, nipotino, eccoti X euro (a me davano le lire ma il concetto non cambia). Mettili da parte che ti serviranno quando sarai grande” – ecco cosa ci dicevano i nostri nonni.
Prendevamo la paghetta e con grande orgoglio la depositavamo nel nostro salvadanaio.
A un certo punto, la somma raccolta nel nostro “porcellino” era tale per cui i nostri genitori pensavano bene di aprirci un libretto di risparmio presso una banca o alle Poste.
E il cerchio si chiude.
Risparmio —-> Banche/Poste = soldini al sicuro (?)
Ti fidi delle banche? Oh, povero te…
Le cronache degli ultimi tempi – anche molto recenti, vedi caso Carige – ci dicono in maniera incontrovertibile che la tanto strombazzata sicurezza delle banche non trova riscontro nella realtà.
Per quanto assurdo possa sembrare, ci sono degli istituti bancari che rischiano di fallire. (Alcuni sarebbero già falliti senza il salvataggio da parte dello Stato, cioè senza i nostri soldi!)
Per come è strutturato il sistema bancario, le banche non dovrebbero poter fallire, ma questo è un argomento che meriterebbe un articolo a sé. Magari prima o poi te ne parlerò.
Ciò che ci interessa adesso è che le banche possono fallire, quindi la loro tanto ventilata sicurezza non è reale.
Non starai esagerando?
Ok. Ti starai chiedendo se io non stia esagerando. Ci sta.
Sai benissimo che ci sono state delle banche salvate all’ultimo secondo dall’intervento pubblico e sai anche che alcune sono state lasciate fallire – tanto erano piccole, chi se ne frega dei piccoli!
Sai tutto ciò, però continui a pensare che queste siano state soltanto delle eccezioni. Ritieni che io stia esagerando con il solo scopo di spaventarti.
Se è questo ciò che pensi, devo ammettere che in parte hai ragione.
È vero che in generale il sistema bancario italiano è solido e che le banche che hanno avuto o che hanno tutt’ora dei problemi sono una minoranza.
Ed è vero anche che sto cercando di spaventarti, però lo sto facendo a fin di bene.
Voglio che tu capisca una cosa molto semplice: i tuoi risparmi meritano qualcosa di più di una sicurezza solo strombazzata.
Dopo aver messo da parte il tuo gruzzoletto, fai un altro sforzo e metti i tuoi soldi al sicuro dai veri pericoli.
La finta sicurezza non è l’unico pericolo
Anche io – come tutti, del resto – ho un conto corrente presso una banca. Non si può vivere senza. Quando l’ho aperto mi sono informato sulla banca ed ho appurato che non si trovasse in difficoltà.
Fatta questa premessa, ciò che vorrei farti capire è che i tuoi risparmi meritano di meglio che poltrire in banca o alle Poste.
Al di là di eventuali problemi patrimoniali dell’istituto presso il quale li hai depositati, i tuoi soldi, restando nella pancia delle banche, verranno erosi dall’inflazione.
I tuoi soldi meritano di più
I tuoi soldi meritano di meglio che venire erosi giorno dopo giorno dalla diminuzione del potere di acquisto.
Questo concetto è semplicissimo, e pure tante persone faticano a comprenderlo. Non tu, spero!
Nel 2009 con 10mila euro potevi comprare X cose.
Oggi, dieci anni dopo, per acquistare quelle stesse cose, 10mila euro non ti bastano più.
Questo lo puoi vedere da te tutti i giorni. Ciò accade proprio per colpa dell’inflazione che, come sai, rappresenta l’aumento dei prezzi.
Siccome rispetto a dieci anni fa le cose sono aumentate di prezzo, anche i tuoi 10mila euro sarebbero dovuti aumentare…
Purtroppo per te, però, non sono aumentati abbastanza.
I tassi di rendimento dei depositi bancari e postali sono e saranno sempre inferiori rispetto al tasso di inflazione. Lo dicono i numeri!
Tenendo i soldi fermi in banca o alle Poste non farai altro che rimetterci. Anche se il tuo istituto di credito è il migliore e il più solido della galassia!
Investire è l’unica, vera sicurezza
Rischiare in modo oculato ti sembra un paradosso? Forse ti sembra addirittura una presa in giro, vero?
Ti assicuro che non è né l’una né l’altra cosa.
Il pericolo più grande che possono correre i tuoi risparmi è quello di restare rinchiusi in banca o alle Poste perché tu hai paura di correre qualche rischio.
Bada bene, non ti sto suggerendo di giocarti i soldi al casinò.
Per carità, me ne guardo bene.
Ciò che ti sto suggerendo è di investirli in modo oculato, ossia serio e sostenibile, così da vederli crescere nel tempo in modo da sconfiggere l’inflazione e ritrovarti tra dieci anni con più soldi di quanti ne hai adesso.
Investimento e tempo
Come hai visto, fidarsi ciecamente delle banche e delle Poste non è il massimo.
Non solo, anche fidandosi e affidandosi alla migliore banca del pianeta, se ci lasci i tuoi soldi, questi non faranno altro che perdere valore giorno dopo giorno.
Spero con tutto il cuore di essere stato efficace nel farti capire che il rischio più grande che puoi far correre ai tuoi risparmi è quello di avere paura di rischiare.
Il rischio, ovviamente, deve essere calcolato.
Ecco perché devi valutare i sottostanti nei quali vai ad investire e, fatto ciò, devi permettere al tempo di fare la sua parte.
Investire in modo serio significa darsi un orizzonte temporale adeguato, non meno di dieci anni!
Il semplice trascorrere del tempo mitigherà il rischio e permetterà all’interesse composto di fare il resto.
Questa è la vera sicurezza, non quella presunta delle banche e delle Poste!
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