Tutti vorrebbero ottenere rendimenti più alti dai propri investimenti.
Chi ottiene il 3% vorrebbe avere il 4%, chi ottiene il 4% vorrebbe arrivare al 5%, e così via fino a raggiungere cifre semplicemente insostenibili.
Con questo articolo ho deciso di svelarti uno dei segreti meglio tenuti nel campo degli investimenti.
Nulla, nothing, nada, rien, nichets
Sei pronto?
Bene, presta bene attenzione a ciò che sto per dirti perché potrei non ripeterlo una seconda volta.
Per aumentare il rendimento dei tuoi investimenti devi fare esattamente e precisamente: niente!
Sì, hai letto bene. Non devi fare assolutamente niente di niente.
Attenzione, però, il mio niente va letto nel senso di non fare ciò stavi facendo fino a qualche minuto fa nel tentativo di aumentare di un paio di decimali i tuoi profitti.
Smettila di lanciarti contro i mulini a vento
Devi sapere che in giro ci sono fior fiore di professionisti iper-competenti, con a disposizione risorse tecnologiche, finanziarie e umane pressoché illimitate, che trascorrono le giornate concentrandosi esclusivamente sul trovare un modo di battere il mercato e per spremere uno 0,1% di rendimento in più.
È del tutto evidente che se queste persone, pur avendo tutti quei mezzi a disposizione, fanno tanta fatica senza ottenere i risultati sperati (la realtà dei fatti ci dice che questo è vero nella stragrande maggioranza dei casi), come possiamo noi piccoli investitori retail sperare di farcela?
Visti dall’esterno, sono sicuro che i nostri tentativi di battere il mercato, assomigliano ad altrettanti donchisciotteschi assalti contro i mulini a vento.
Sul ponte sventola bandiera bianca?
Aspetta però, non fraintendermi. Non ti sto invitando a sventolare bandiera bianca e ad arrenderti a una vita che ti vorrebbe vedere sgobbare per otto ore al giorno per (almeno) cinque giorni alla settimana fino a settantanni, per poi doverti accontentare di un assegno pensionistico che ti permetterà di sopravvivere alla bene e meglio per il resto dei tuoi (a quel punto pochi) giorni.
Nella maniera più assoluta, non è questo il mio intento.
So bene che se sei qui e stai leggendo questo articolo è perché stai cercando un modo per raggiungere la tua indipendenza economica.
Quindi, niente resa, rimettiti quel fazzoletto bianco in tasca e lasciami spiegare.
Tre cose da fare prima di incominciare a non fare niente
La fase del “devo fare qualche cosa per aumentare il rendimento dei miei investimenti”, viene per forza di cose dopo che si è incominciato ad investire. Questo è ovvio.
In realtà, qualcosa avresti dovuta farla prima di partire con l’investimento.
Prima di tutto, avresti dovuto crearti un capitale (anche piccolo) da investire.
Successivamente (meglio se durante) avresti dovuto “investire in te stesso”, studiando i principi basilari di una buona educazione finanziaria e, dopo aver appreso tali regole, metterti alla ricerca paziente del giusto veicolo di investimento.
Le quattro ruote motrici del tuo veicolo di investimento

Una volta messa da parte una sommetta da investire ed aver raggiunto una buona formazione finanziaria, non ti sarà difficile trovare il veicolo sul quale caricare i tuoi risparmi per portarli a scalare la montagna del profitto.
-
Efficienza.
-
Sostenibilità.
-
Lungo periodo.
-
Automazione.
Puoi leggerti tutti i libri e tutti i post mai scritti sull’educazione finanziaria, in ogni epoca e da ogni angolo del mondo – se sei capace di interpretare i geroglifici, puoi leggerti anche i papiri scritti sull’argomento dagli antichi egizi -, ma alla fine ti garantisco che il tutto si riduce a quelle quattro caratteristiche che ti ho appena menzionato.
Efficenza
Il tuo veicolo di investimento deve essere efficiente.
Efficiente nel senso che deve avere dei bassi costi di gestione – conosco strumenti finanziari i cui costi erodono completamente i profitti -, e di essere in grado di “funzionare” non solo in autostrada ma anche su terreni accidentati o nel bel mezzo di una tormenta.
Fuor di metafora, intendo dire che un veicolo di investimento efficiente non deve subire danni dalle turbolenze finanziarie.
Sappiamo che i mercati non sono sempre uguali e alternano fasi esaltanti a momenti di panico. Ebbene, un buon veicolo di investimento deve essere capace di fare il suo dovere in ogni condizione.
Sostenibilità
Il tuo veicolo di investimento deve essere sostenibile.
Questa caratteristica è auto esplicativa. Capisci bene che non ha alcun senso fare il 30% al mese per tre mesi e poi crollare miseramente alla prima folata di vento.
La sostenibilità è proprio questo. Buoni rendimenti ottenuti senza spingere il motore al massimo dei giri.
Il mantra deve essere: contenere il rischio; poiché com’è noto, chi va piano va sano e arriva lontano.
È inutile che ti ricordi la correlazione diretta che c’è tra il rischio e il rendimento. Più è alto il rischio e più alti possono essere i profitti, ma anche le possibilità di vedere andare in fumo l’intero investimento.
Lungo periodo
In una frase piuttosto inflazionata ma non per questo meno valida, Warren Buffett sostiene che l’arco temporale migliore per un investimento sia «per sempre!».
È proprio il caso di dire che più lungo periodo di così, si muore.
Investire sul lungo periodo è vantaggioso poiché più è lungo l’arco temporale dell’investimento e minore diventa il rischio.
Per spiegare ciò nel dettaglio ci vorrebbe un articolo a sé, però è evidente che se pianifichi il tuo investimento a dieci/quindici anni, non dovrai preoccuparti delle fluttuazioni mensili e settimanali – per non parlare di quelle, microscopiche, giornaliere.
Questo, sia ben chiaro, vale per qualunque tipologia di investimento.
Abbassare il rischio, oltre a tutto il resto, ti fa “vivere” l’investimento in modo molto più sereno. Anche questo conta, poiché investire e non dormirci la notte ti porterà anche dei profitti, ma a quale prezzo per la tua salute psichica?
Automazione
Automatizzare un investimento significa liberarlo dai limiti causati dalle emozioni umane.
Oggi la tecnologia ci semplifica la vita un po’ in tutto, investimenti compresi.
Affidare a un software le scelte di investimento – chiaramente su precisi input figli di studio, pianificazione e risultati documentati -, evita all’investitore tutti quei tormenti da: “Compro o non compro?”; “Non sarà il caso di uscire da questa posizione?”; “Oddio, e se adesso scende/sale?”; e così via.
L’automazione aiuta sia l’investimento che l’investitore. Il primo procede senza tentennamenti verso il suo obiettivo, mentre il secondo può dedicarsi ad altro e non avere sempre la testa sui grafici o sulle notizie macroeconomiche.
Trovato il veicolo adatto, incomincia a non fare niente
Una volta trovato un veicolo di investimento in possesso di queste quattro caratteristiche, puoi iniziare a non fare più niente e lasciarlo lavorare in santa pace.
Va bene, ti starai chiedendo, ma esistono veicoli di investimento così fatti?
Non se ne troveranno moltissimi ma sì, qualcuno c’è.
Per concludere voglio dirti una cosa. Se per caso il “segreto” che ti ho svelato ti sembra troppo semplice, sappi che quasi sempre sono proprio le cose semplici a funzionare per davvero.
Se questo articolo ti è piaciuto e non vuoi rischiare di perderti i prossimi, iscriviti al blog!!!
.
Rispondi