Data la situazione attuale, non crearsi un piano di investimento sarebbe come minimo da irresponsabili.
Oggi che il posto fisso sta scomparendo e l’età della pensione si allontana sempre di più, il nostro benessere economico futuro passa per le nostre azioni presenti.
Se non ci pensi tu, nessuno lo farà per te.
Le colonne di un piano di investimento di successo
Un piano di investimento è come una casa.
Deve essere confortevole ma anche stabile. Deve durare nel tempo e reggere alle intemperie.
Perché ciò accada, come una casa, anche il piano di investimento deve poggiare su fondamenta solide.
Fissare gli obiettivi del tuo piano di investimento
Il primo passo quando decidi di progettare il tuo piano di investimento, consiste nel fissare gli obiettivi.
Quante stanze deve avere la tua casa?
- Perché hai deciso di “costruire” un piano di investimento?
- Per avere una pensione integrativa?
- Per realizzare il tuo sogno di comprarti una barca?
- Per pagare gli studi universitari dei tuoi figli?
Fissare bene gli obiettivi è fondamentale, poiché a ogni tipologia di obiettivo corrisponderà un piano di investimento diverso e più adatto a realizzarlo.
Investire sì, ma per quanto tempo?
Una volta che avrai stabilito l’obiettivo, ti sarà facile valutare quanto tempo ti occorrerà per perseguirlo o, in alternativa, quanto tempo hai a disposizione.
Se la tua idea è di crearti un fondo per le spese universitarie dei tuoi figli, quel fondo dovrà essere “pronto” quando tuo figlio dovrà iscriversi all’università.
Se invece vuoi crearti una pensione integrativa, l’obiettivo dovrà essere raggiunto quando andrai in pensione.
Una volta e via o piano di accumulo?
Stabilito l’obiettivo e l’arco temporale, la prossima domanda alla quale dovrai rispondere è: Investo tutto subito o poco per volta?
In molti casi questa domanda non si pone nemmeno. È chiaro che se non disponi già di una adeguata somma di denaro non potrai fare altro che “scegliere” il PAC.
Viceversa, se possiedi già una somma importante, puoi decidere – sempre tenendo conto dei primi due elementi: obiettivo e arco temporale – se investire tutto subito o in modo graduale.
In linea generale, a un investimento di breve periodo giova il tutto e subito, mentre a un investimento di molti anni è più salutare il piano di accumulo.
Io, se può interessarti, sono uno strenuo sostenitore del piano di accumulo. Ritengo che questo sistema oltre che profittevole nel tempo sia anche istruttivo e capace di mantenerti sempre sul pezzo.
Dovendo fare PAC, infatti, il tuo focus ti sarà sempre ben chiaro e visibile, e non ti potrai concedere il lusso di mollare la presa. Il PAC porta con sé la costanza, e la costanza, nel campo degli investimenti, è una qualità importantissima; anzi, decisiva.
È giunto il momento di scegliere il veicolo giusto

Hai fissato l’obiettivo, l’arco temporale e il tipo di finanziamento del tuo piano di investimento, adesso non ti resta che scegliere il veicolo.
Perché un piano di investimento sia profittevole, ogni elemento deve essere scelto con cura.
La scelta più difficile e delicata è senza dubbio quella del veicolo sul quale far salire a bordo i tuoi risparmi affinché crescano e si moltiplichino.
Sbagliare veicolo significa nella migliore delle ipotesi non arrivare a tagliare il traguardo, e nella peggiore schiantarsi contro un muro.
Per prima cosa preserverai il tuo capitale
Tutti i più grandi investitori sono d’accordo su un punto: Un investimento di successo non può prescindere dalla conservazione del capitale.
Preservare il capitale non vuol dire azzerare del tutto il rischio; ciò, ahimè, non è possibile. L’investimento privo di rischio non è stato ancora inventato.
Tuttavia è possibile, anzi doveroso, scegliere un veicolo di investimento che abbia un rapporto rischio-rendimento molto favorevole.
Per seconda cosa analizzerai lo storico
Sebbene, come sai, i risultati passati non siano prova delle performance future, è comunque molto importante analizzare le prove documentate di lungo periodo del potenziale veicolo di investimento.
Hai degli obiettivi ben chiari, hai fissato un arco temporale adeguato per raggiungerli e sai come alimentare il tuo conto. Ciò che ti serve, adesso, è uno strumento di investimento adatto.
Valuterai la profittabilità, il drawdown e gli eventuali costi.
I costi, più bassi sono e meglio è.
Se il rapporto profittabilità/drawdown è vantaggioso, il tuo capitale non potrà che crescere gradualmente nel tempo.
Per terza cosa, ove possibile, automatizzerai il processo
Sei un essere umano come tutti gli altri: provi emozioni.
Impazienza, paura, avidità, eccitazione e sconforto sono solo alcune delle emozioni che ogni essere umano ha provato svariate volte nel corso della vita.
Purtroppo, queste e altre emozioni sono deleterie per il tuo piano di investimento di successo.
Hai progettato il tutto alla perfezione, devi lasciare che l’investimento si sviluppi e cresca sano, bello e forte. Le tue emozioni, però, sono altrettanti virus in grado di infettare il tuo investimento e farlo ammalare; fino a portarlo, nei casi più gravi, alla morte.
Affinché ciò non accada, è buona cosa ricorrere al vaccino più potente in circolazione quando si parla di investimenti: l’automazione.
Automatizzare significa eliminare le emozioni dall’equazione.
Eliminare le emozioni vuol dire seguire il piano freddamente, e permettere al veicolo scelto di fare ciò che deve fare, quando lo deve fare.
Tu, da investitore, non dovrai fare altro che alimentare il tuo conto se avevi deciso di seguire un PAC, e osservare il tuo capitale crescere gradualmente – anche grazie all’effetto dell’interesse composto – ma inesorabilmente fino alla cifra che ti eri prefissato per soddisfare i tuoi obiettivi.
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