Oggi ti voglio rivelare come tutto ebbe inizio, per me e non solo (forse).

Nell’ormai lontano 1926, George S. Cleason diede alle stampe L’uomo più ricco di Babilonia (aquistabile a meno di 9€ su Amazon), diventando il precursore dei divulgatori di educazione finanziaria.
Ambientanto nell’antica Babilonia, l’agevole libro di Cleason, tratta tutti gli aspetti principali che chiunque voglia migliorare le proprie condizioni economiche dovrebbe conoscere e applicare.
La narrazione romanzata, lo rende certamente meno pesante di un manuale ma altrettanto efficace; anzi, forse per coloro che muovono i primi passi è anche più efficace.
Inutile dire che ti consiglio di leggerlo, in realtà non faccio altro che consiglairlo!
Senza rischiare di spoilerare, voglio giusto accennarti brevemente quali sono, secondo l’autore, le cinque leggi dell’oro, ossia i rimedi per riempire la vostra borsa e prosperare.
Le cinque leggi dell’oro
I – L’oro arriva facilmente e in modo crescente a chiunque metta da parte non meno di un decimo dei suoi guadagni per creare un capitale per il suo futuro e per quello della sua famiglia.
II – L’oro lavora diligentemente per il saggio padrone che lo impiega in modo proficuo, moltiplicandosi così come le greggi al pascolo.
III – L’oro è sotto la protezione del padrone previdente, che lo investe affidandosi al consiglio di uomini saggi nell’amministrarlo.
IV – L’oro fugge dall’uomo che lo investe in imprese che non gli sono famigliari o che non sono approvate da coloro che sono abili nel suo mantenimento.
V – L’oro abbandona l’uomo che lo vuole forzare a guadagni impossibili, che segue i consigli allettanti dei truffatori, o che si fida della propria inesperienza e dei suoi vani desideri di investimento
Le colonne del F.I.R.E. provengono da Babilonia

Come vedi, le colonne sulle quali poggia il movimento F.I.R.E. provengono da Babilonia e da libricino di Cleason.
Quei cinque principi, spiegati dettagliatamente nel libro, rappresentano non soltanto dei consigli di buon sensno ma anche le basi senza le quali l’indipendenza economica non è altro che una chimera.
Oltre al risparmio e all’investimento serio e sostenibile – no guadagni facili! -, l’autore americano parla anche di “aumentare la propria capacità di guadagno”; non parla esplicitamente di reddito passivo ma è del tutto evidente che anche da lì passa il benssere finanaziario.
Insomma, dall’antica Babilonia all’odiermo F.I.R.E. il passo è davvero breve.
Il mio inizio
Dopo aver letto L’uomo più ricco di Babilonia, capii che stavo facendo bene alcune cose – il risparmio – ma che ero tremendamente carente nelle altre. Da quel giorno stesse decisi che avrei posto rimendio alle mie mancanze.
Da allora ho letto moltissimi altri libri sull’argomento – e non solo – e ho intrapreso tutte quelle azioni in grado di farmi diventare un buon investitore e un, passami il termine, costruttore di reddito passivo.
Insomma, mi sono messo in viaggio verso l’indipendenza finanziaria.
Sono arrivato? Certo che no.
Arriverò? Assolutamente sì!
Ne sono certo fin dal più profondo dell’anima, o del cuore, o della mente perchè sto facendo le cose giuste.
Attenzione, dopo aver commesso i miei errori, non lo nego, adesso sto facedno le cose giuste; e le voglio condividere con proprio nella speranza di evitarti i miei stessi errori.
Dagli errori si impara, ma meglio evitarli
Non c’è dubbio che io abbia appreso qualche cosa da ogni errore commesso, però è altrettanto vero che ogni errore – chi più, chi meno – mi è costato anche dei soldi.
Quindi, va bene il discorsetto dell’uccellino che a fora di cadere impara a volare, però se hai qualcuno che ti indirizza in modo da evitarti di sbattere cone il muso per terra è molto, molto meglio!
Oh, sia chiaro: non stai leggendo l’articolo di un guru! Non sono un guru e non ambisco a diventarlo, sono molto più semplicemente un viaggiatore, partito da una condizione di assoluta normalità, diretto vero l’indipendenza finanziaria.
Il viaggio non è uno scherzo, ma seguendo le giuste mappe e adottando i giusti accorgimenti, si può fare; altroché se si può fare.
Alla prossima.
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